Approfondimenti
Un consorzio
anglo-americano sta creando una sterminata raccolta di libri, sul sito www.fathom.com, aperta a tutti e
gratuita. Anche in Italia non mancano
Discussione
sui possibili rischi legati all’uso delle
TIC
Lasciati
soli davanti al computer gli adolescenti faticano a discriminare l’essenziale
dal superfluo e possono cadere in
vere e proprie trappole cognitive, confondendo virtuale e reale e
accumulando informazioni spesso fuorvianti. La complessità del sapere necessita di
solidi agganci (concetti strutturanti) a cui ancorare nuove informazioni Il metodo delle mappe
concettuali,
basate
sul funzionamento del nostro
cervello, può essere un utile strumento nella didattica
quotidiana.
Il
compito “nuovo”all’
La
lezione frontale è ancora probabilmente il metodo più efficiente per
l’alfabetizzazione primaria, per introdurre concetti base e per favorire la
memorizzazione di singole unità disciplinari. Il grado
di formalizzazione di questa metodologia dipende in modo determinante dalla disciplina oggetto; di conseguenza varia
anche il ruolo del computer nella lezione frontale. Possiamo ipotizzare due
diverse tipologie: la prima caratterizzata da prodotti software che potenziano i comuni strumenti già da tempo in uso
(diapositive, filmati, brani sonori,...) e/o permettono simulazioni e analisi tipo
what-if (studio di scenari); la seconda è rappresentata dai sistemi usati sotto
forma di software didattico tradizionale, da ipertesti multimediali su CD-ROM o
da materiali reperibili in INTERNET. L'utilizzo di queste diverse tipologie non
dipende dal livello scolastico, ma dallo stile di
insegnamento e dalle preferenze degli studenti. Per arricchire e completare la lezione,
possono anche essere utilizzati anche
sistemi tutoriali intelligenti (ITS) in momenti collettivi di apprendimento (anche se questi sistemi sono più
propriamente adatti in situazioni di apprendimento
individualizzato).
Stili
insegnamento e stili di
apprendimento?
Comunità
di apprendimento
Una proposta è quella
di A. Brown e J. Campione della
Università di Barkely che propongono la costruzione di comunity of
learner (COL); la classe partendo da problemi reali su cui neanche
l’insegnante ha la risposta cerca di costruire soluzioni : ogni studente
diventerà “esperto”
Gli studenti possono
usare fonti diverse per reperire materiale, utilizzare
risorse presenti sul territorio, avvalersi della consulenza di esperti, fare
esperimenti, produrre in prima persona materiali usando diversi media. La
collaborazione è tra studenti nella classe, tra studenti e insegnanti, con
l’esterno, in particolare con altre comunità scolastiche, per mezzo del
computer.
Scardamalie e
Bereiter del Institute for Studies in Education dell’
Università di Toronto (OISE-Ontario Institute for Studies in Education) hanno
sviluppato un apposito software CSILE
per la costruzione
collaborativa di conoscenza tra diverse classi, basato su una banca dati, vuota
all’
Jisaw
Per formare I gruppi ed organizzare il lavoro in classe si può adottare un metodo “a incastro” descritto per la prima volta da Aronson nel 1978::jisaw indica appunto un tipo di puzzle da costruirsi unendo tanti pezzi.
Prima fase: gli studenti attraverso un brain storming scelgono il tema su cui lavoreranno. Il tema dovrebbero essere abbastanza ampio da essere affrontato in tutti i livelli, con apporti di diverse discipline (ad esempio la catena alimentare)
Seconda fase: l’argomento viene scomposto in sottoargomenti
Terza fase: si formano tanti gruppi di studenti quanti sono i sottoargomenti e ciascuno lavora su di un sottoargomento utilizzando materiali diversi tra cui le TIC
Quarta fase: si formano nuovi gruppi, in modo che in ciascuno ci sia uno studente”esperto” in quel sottoargomento: ciascuno “insegna” agli altri.
Insegnanti ed eventuali esperti non offrono informazioni preconfezionate, ma introducono l’argomento, ne sottolineano alcuni aspetti, evidenziano i punti in comune nei diversi sottoargomenti, aiutano gli studenti a ricostruire i pezzi del puzzle, individuando insieme le connessioni tra le varie unità. La possibilità di utilizzare computer collegati in reti locali e remote permette una più efficace collaborazione tra i gruppi: la collaborazione può allargarsi ad altre classi, e ad altre scuole. Strumento potente di collaborazione è l’uso della posta elettronica e, con appositi software, della conferenza in Internet che permette una interazione a distanza simultanea.
Per saperne di più:
M- B. Lagorio, Community of learnrs , Td, tecnologie Didattiche,n 4, 1994
Si tratta di una tecnica molto utile nella fase
Le mappe
concettuali possono essere usate per navigare in modo “critico” e per costruirsi
ambienti di lavoro in cui l’utente ha un ruolo attivo
Una possibilità di diventare
utenti “creativi” è quella di
produrre ipertesti. Gli studenti sono coinvolti in prima persona, mentre gli
insegnanti hanno la possibilità di arricchire una "banca" di materiali
'flessibili', modificabili e adattabili con poca fatica a situazioni didattiche
diverse, .a disposizione dei colleghi della stessa scuola e di altre
eventualmente collegate in rete. Rispetto al libro tradizionale che consente una
sola modalità di lettura legata alla successione delle
pagine così come sono state scritte e rilegate, l’ipertesto offre molte
possibilità sopratutto quella di abbinare immag
Le mappe possono essere usate anche nella didattica
“tradizionale”all’
Costruire mappe permette di
scoprire significati nascosti in un insieme di proposizioni, di mettere a fuoco
le idee chiave e di collegarle in rete. Possiamo partire da un brano scelto da
noi e dagli alunni evidenziando, ad esempio sottolineando con colori diversi, parole che rappresentano
concetti cioè indicano regolarità negli oggetti e negli eventi. Alcune saranno
parole “oggetto”, ad esempio cellula, pianta, cane; altre parole “evento” come
piovere, crescere. I concetti si possono unire tra loro con parole legame o
connettivi ad esempio “ è, con”. I concetti vanno inseriti in ovali o quadrati
chiusi: si partirà dal concetto chiave scrivendolo nella parte alta della mappa
e a questo si collegheranno con linee etichettate da parole “legame; i concetti
più ampli e più inclusivi sono collegati ad altri in una struttura “a rete”, i
legami trasversali cioè tra parti della stessa mappa e
tra mappe diverse sono indicati con frecce per maggior chiarezza. Il testo di J.
D. Nova e D. B. Godwin “Imparando ad imparare” propone itinerari per insegnare a
costruire mappe a studenti di diverse età.
Quando, dopo una prima fase di
brainstorming e di discussione e confronto, si è può arrivare alla mappa di
classe su un dato tema si può decidere di approfondire tutti o alcuni nodi
costruendo altre mappe a gruppi, a coppie e di cercare approfondimenti per
progettare ed eseguire esperimenti, realizzare testi,
immag
Durante il lavoro sarà
utile confrontare le mappe dei singoli alunni tra loro e
con quella dell’insegnante per
arrivare a una mappa collettiva. Alla fine del
percorso si confronteranno le mappe con quelle elaborate all’
La mappa finale potrà
servire per costruire insieme un ipertesto.
Impostazione del lavoro
Conoscenze scientifiche
Senso comune
Ricerca epistemiologica
Conoscenze preesistenti
Mappe
insegnante
Mappe alunni
Confronto
Discussione
Elaborazione dei dati di
osservazione
Confronto tra
Relazione
Realizzazione
dati di lettura e
scientifica
di una mappa comune
di osservazione
e verifica
per valutare il superamento
degli ostacoli
COSTRUZIONE DI UN IPERTESTO
E’ importante un momento di
visibilità del prodotto realizzato (anche in una fase intermedia) attraverso una
pagina web o un Cd. Il prodotto non è mai f
Il metodo
:basato sull’uso delle mappe permette di stimolare la creatività e la
collaborazione superando i conf
.
http://www.mappeconcetuali.com/
http://www.mappeconcetuali.it/
Knowledge
manager:
in italiano permette di realizzare mappe concettuali, mentali, diagrammi e basi
di conoscenza
http://cmap.coginst.uwf.edu/index.html
C-Map Tools, un programma - gratuito e riservato agli usi educativi e
senza f
http://www.webmap.com/, per esempio, potremo scaricare un plug-in che ci permetterà, sempre impiegando Internet Explorer, Netscape, Opera e così via, di visualizzare una quantità molto ampia di risorse di rete secondo una rappresentazione topologica il cui principio di aggregazione sono categorie concettuali.
http://www.museoscienza.org/museovr/cybergeography/ traduzione italiana di un atlante della rete originariamente sviluppato in http://http://www.cybergeography.org/, che si propone di fornire ai naviganti "mappe e rappresentazioni grafiche delle geografie dei nuovi territori elettronici di Internet, del World-Wide Web e di altri Cyberspazi : una sezione in particolare prende il nome di "Mappe concettuali del Cyberspazio".
http://www.webbrain.com/ motore di ricerca fondato sulle mappe concettuali.
Personal Brain (http://www.thebrain.com/), perché propone un modello di mappa peculiarmente flessibile, dinamico, a punto di vista variabile. Un esempio di questo particolare strumento di rappresentazione e di navigazione, più efficace di una descrizione verbale, è raggiungibile in http://www.pavonerisorse.to.it/pstd/brain3/default.htm.
Altri siti dai quali è possibile scaricare software free, shareware o trial per la produzione di mappe concettuali o contenenti documentazione utile
Inspiration e Kidspiration, per
bamb |
|
Mind
Manager |
|
Mind
Mapper e Mind Mapper jr., per bamb |
|
Promenade e Textis
Plus |
|
Axon Idea
Processor |
|
Visimap |
|
Thinkmap |
|
Le mappe concettuali come strumento di
rappresentazione e di invito alla navigazione per
categorie |
http://www.to2000.it/irrsae/ - URL
disabilitato |
Documentazione
in italiano su alcuni programmi per la realizzazione di mappe
concettuali. |
|
"Metamappa"
di riflessione e esemplificazione sugli aspetti
teorici e sull'impiego pratico delle mappe
concettuali |
http://public-cmaps.coginst.uwf.edu/cmaps/Mappe-concettuali-nella-didattica/Metamappa2.html |
Metodo
Sewcom;
L’abilità di cercare informazioni in rete
non è innata: gli anglosassoni hanno inventato un nuovo termine: information
literacy, l’insieme delle capacità che permettono di sapere quando è
necessaria un’informazione, dove e come cercarla, come valutarla
ed utilizzarla efficacemente. La costruzione di mappe prima di
Per saperne di più:
C. Petrucco, Costruire mappe per cercare in
rete: il metodo Sewcom
E-book
La messa a punto di
nuovo software consente oggi, a tutti, di creare strumenti per mezzo dei quali
con pochi click è possibile passare da un file ad un altro, raggiungere la
pagina che interessa, fare ricerche per voci, per nomi, per dati e così via. Un
esempio è l’e- book: un prodotto dell’editoria elettronica, che può essere letto sul PC, ma anche su
portatili, palmari o altri dispositivi ad hoc, può
essere acquisito dalla rete (gratuitamente o a pagamento) ed essere letto on
line o off line.
Gli e-book
permettono di sottolineare, aggiungere note, segnalibri
e disegnare sui testi, senza “rovinarli”: si può sempre ritornare allo stato
originario del testo, nascondendo o cancellando le modifiche apportate. Non è
possibile modificare il testo dell'opera, ma aggiungere e personalizzare i file così come normalmente avviene sui libri cartacei.
L'impaginazione dei contenuti sugli e-book odierni svolge la funzione di
aumentarne la leggibilità non solo qualitativamente ma
anche concettualmente. La veste grafica snellisce la lettura, appaga l'occhio e
intanto permette un accesso rapido alle informazioni di
approfondimento."
La diffusione degli
e-book cambierà profondamente la didattica del futuro rendendo possibili interazione “on-off line” e risparmiando tanta
carta….
No Paper project
dell’Università di Urbino www.mytd.net/npp/npp.htm
E laboratorio di G.
roncagli all’Università della Tuscia www.unitus.it/confsem/ebook/
R, Cuccu ed altri,
Insegnamento e nuove metodologie in Università e formazione degli insegnanti non
si parte da zero, Forum Concurred
Enrico
Gand
Programmi
che permettono di lavorare in ambiente logo. Il Logo è nato nell'ambito
culturale degli studi sull'Intelligenza artificiale all'interno del MIT, da una
sorta di "invenzione" di Samuel . Papert http://www.mamamedia.com/
che aveva dapprima costruito un automa cibernetico: la tartaruga da
pavimento delle teorie costruzioniste dell'epistemologia genetica del
Piaget. I micromondi sono ambienti Logo
def
Per saperne di più e scaricare materiali:
un esempio www.ted-online.it “Micromondi e le città invisibili”-Atti 2001 pag 455
Nel
FUTURO sarà possibile la COLLABORAZIONE TRA
COMPUTER?
A Los Alamos nel National Laboratories nel New Mexico. http://www.lanl.gov/
un importante
gruppo di ricerca opera sui Dks, i «sistemi di conoscenza distribuita»: studia e
modellizza il comportamento di «agenti» – sia umani sia software – all’interno
delle reti informative.
http://www.c3.lanl.gov/cic3/teams/knowledge
Dopo
l’avvento di Internet e delle intranet aziendali
l’interazione tradizionale tra uomo e computer è cambiata, spostandosi dal
livello individuale a quello collettivo. Oggi, non solo un operatore può
interagire con il proprio calcolatore, ma i computer possono dialogare sia tra
loro sia con gli uom
MULTIDISCIPLINARIETA’ |
Un
solo livello. Obiettivi
isolati |
|
PLURIDISCIPLINARIETA’ |
Un
livello Obiettivi
multipli collegati |
|
INTERDISCIPLINARIETA’ |
Due
livelli Obiettivi
multipli, coordinati a partire dall’alto |
|
TRANSDISCIPLINARIETA’ |
Livelli
multipli struttura a
RETE Coordinamento
verso una finalità comune |
|
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SCHEDA DI IDENTIFICAZIONE
DEL PROGETTO | ||
SCUOLA
| |||
PROGETTO |
| ||
RESPONSABILE |
| ||
EQUIPE DI PROGETTO |
| ||
DESTINATARI |
| ||
OBIETTIVI |
| ||
PRODOTTI |
| ||
R I S O R
S E | |||
Umane: |
| ||
Materiali: |
| ||
Finanziarie: |
| ||
Tempi: |
| ||
MODALITA' di monitoraggio,
verifica e valutazione: | |||
Data:………………………………. | |||
PROGRAMMAZIONE IN DETTAGLIO |
| ||||||||
Progetto |
| ||||||||
Responsabile |
| ||||||||
FASI DI LAVORO |
N |
RISULTATI ATTESI/PRODOTTI |
RESP. |
mese |
mese |
mese |
mese |
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|
m
Conclusione del
lavoro prevista per………………..>
Fase attuata solo
in parte
l Fase di lavoro
attuata | ||||||||
PROGRAMMAZIONE IN DETTAGLIO | ||||||
Azioni di ogni singola fase | ||||||
Progetto : |
FASE N | |||||
AZIONE |
MODALITA' |
OPERATORE |
TEMPI; |
Data effettiva |
Durata effettiva |
Eventuali variazioni |
Che cosa? |
Come? |
Chi? |
Quando? Per quanto tempo? |
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(rielaborazione del Materiale utilizzato al Liceo T.Taramelli_Pavia)
Dalla mappa
al progetto
Le schede proposte
per la presentazione dei progetti ai Collegi docenti hanno spesso una veste “burocratica” che può frenare la
creatività del gruppo di progetto.
Perché non
utilizzare ancora una volta una mappa sia in fase di
elaborazione del progetto, sia in fase di
documentazione.
Si potrà così
evidenziare subito il legame tra la verifica e quello che ci si proponeva all’
La mappa potrà
essere personalizzata, arricchita di link (ad esempio ai prodotti)
Le mappe possono
essere utilizzate anche per unità didattiche o percorsi
Un esempio di mappa
(tutti i diversi nodi possono essere arricchiti con link a documenti,
immag