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Questa Cmap, creata con IHMC CmapTools, contiene informazioni relative a: Orlando Furioso, L'ORLANDO FURIOSO presenta una miriade di personaggi, L'ORLANDO FURIOSO presenta una materia narrativa complessa, una miriade di personaggi che si muovono sempre alla ricerca di qualcosa (l'impulso che muove la narrazione è la "quete", la ricerca, l'inchiesta, come nei poemi medievali), commenta gli avvenimenti con distacco divertito (I, 7) oppure si finge cortigiano devoto e ossequiente (I, 3), uno sguardo divertito e ironico che commenta gli avvenimenti con distacco divertito (I, 7), come ha osservato lo scrittore Italo Calvino, è uno spazio labirintico perché il labirinto rende simbolicamente il caos della vita, dominata dal caso e dalle passioni umane, la tecnica dell'entrelacement che aveva adottato anche Boiardo ma la sviluppa con un virtuosismo che supera di molto quello dell'Orlando innamorato, l'intreccio di fili narrativi diversi, ripresi e abbandonati nei momenti di maggiore tensione narrativa attraverso continue analessi, prolessi e sospensioni, l'assenza di partecipazione emotiva alle peripezie dei personaggi il che dimostra come il mondo feudale non rappresenti più un sistema di valori valido (e nemmeno da aggiornare in base agli ideali cortigiani come aveva fatto Boiardo), una materia narrativa complessa che come già avveniva per Boiardo, mescola la materia bretone e la materia carolingia, continue analessi, prolessi e sospensioni per cui la ricostruzione della fabula risulta complicata, si affrontano due sole grandi forze, la Fortuna, che per l'autore è laicamente il caso, e la Ragione, ovvero la capacità umana di controllare le passioni, di moderarle e di incanalarle saggiamente da cui dunque è esclusa la dimensione metafisica, in linea con la visione naturalistica rinascimentale, la tecnica dell'entrelacement che aveva adottato anche Boiardo ovvero l'intreccio di fili narrativi diversi, ripresi e abbandonati nei momenti di maggiore tensione narrativa, si muovono sempre alla ricerca di qualcosa (l'impulso che muove la narrazione è la "quete", la ricerca, l'inchiesta, come nei poemi medievali) ma mentre i cavalieri antichi volevano raggiungere obiettivi alti e importanti (la vittoria della fede, l'onore guerriero, l'amore), i personaggi ariosteschi sono spesso mossi da oggetti del desiderio più prosaici (un elmo, un cavallo, l'amore carnale ecc.), commenta gli avvenimenti con distacco divertito (I, 7) e così rivela il suo orizzonte ideologico pienamente rinascimentale, una miriade di personaggi che sono più strumenti del racconto che personaggi autonomi, commenta gli avvenimenti con distacco divertito (I, 7) e così rivela l'assenza di partecipazione emotiva alle peripezie dei personaggi, si muovono in uno spazio geografico immenso e fantastico, secondo traiettorie centrifughe (dal campo di Carlo i paladini si allontanano e vagano seguendo la loro personale ricerca uno spazio in cui si affrontano due sole grandi forze, la Fortuna, che per l'autore è laicamente il caso, e la Ragione, ovvero la capacità umana di controllare le passioni, di moderarle e di incanalarle saggiamente, si muovono in uno spazio geografico immenso e fantastico, secondo traiettorie centrifughe (dal campo di Carlo i paladini si allontanano e vagano seguendo la loro personale ricerca uno spazio che come ha osservato lo scrittore Italo Calvino, è uno spazio labirintico, la voce narrante di Ariosto domina tutta la complessa materia e si diverte a guidare il lettore nel giro vorticoso delle avventure rivelando così uno sguardo divertito e ironico