Warning:
JavaScript is turned OFF. None of the links on this page will work until it is reactivated.
If you need help turning JavaScript On, click here.
Questa Cmap, creata con IHMC CmapTools, contiene informazioni relative a: Il dolce stil novo, un lessico poetico selezionato e piano che evita i suoni aspri, IL DOLCE STIL NOVO presenta novità contenutistiche, in Toscana e si sviluppò soprattutto a Firenze, in ambiente comunale dunque in un contesto politico, sociale ed economico del tutto diverso da quello delle tradizioni poetiche precedenti, in Toscana e si sviluppò soprattutto a Firenze, in ambiente comunale a partire da intellettuali colti, impegnati politicamente e legati da relazioni di amicizia, una struttura sintattica piana e fluida con la rinuncia a costrutti ipotattici contorti, evita i suoni aspri come vocali chiuse, una nuova interpretazione dell'amor cortese che si configura come amore solo spirituale, novità stilistiche quali un lessico poetico selezionato e piano, si configura come amore solo spirituale per cui la poesia dello stil novo assume un carattere più intellettuale e filosofico rispetto alle tradizioni passate, la scioltezza del ritmo grazie a pochi enjambements, alla fazione che, nel conflitto tra papato e impero, dopo il crollo del partito ghibellino, si schierò contro gli interessi dei guelfi neri filopapali e contro le ingerenze del papa nella politica cittadina e che rifletteva gli interessi della nobiltà inurbata, IL DOLCE STIL NOVO si diffuse in Toscana e si sviluppò soprattutto a Firenze, in ambiente comunale, intellettuali colti, impegnati politicamente e legati da relazioni di amicizia come Guido Cavalcanti, amico di Dante e anche lui appartenente alla fazione politica dei guelfi bianchi, IL DOLCE STIL NOVO deriva il nome da un canto della Divina Commedia (Purgatorio, XXIV) in cui Dante immagina di incontrare uno dei rimatori precedenti, Bonaggiunta Orbicciani, che riconosce la novità della poesia di Dante nella dolcezza dello stile, derivata da una più immediata e sublime ispirazione amorosa, intellettuali colti, impegnati politicamente e legati da relazioni di amicizia come Dante Alighieri a Firenze, che coniò il nome della scuola, un lessico poetico selezionato e piano che evita termini settoriali o troppo ricercati, novità contenutistiche quali una nuova concezione della nobiltà, svincolata dalla appartenenza ereditaria e legata alla raffinatezza, alla cultura, alla superiorità spirituale, in un contesto politico, sociale ed economico del tutto diverso da quello delle tradizioni poetiche precedenti caratterizzato da istituzioni comunali, nelle quali l'aristocrazia aveva cambiato fisionomia (era un ceto proveniente dalla piccola nobiltà inurbata, che si identificava con le istituzioni rappresentative del comune) e nelle quali era cresciuta una borghesia ricca e istruita, che chiedeva una cultura in volgare che esprimesse la propria visione del mondo e i propri valori, intellettuali colti, impegnati politicamente e legati da relazioni di amicizia come Guido Guinizzelli, bolognese e considerato il capostipite della scuola, novità stilistiche quali la scioltezza del ritmo