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Questa Cmap, creata con IHMC CmapTools, contiene informazioni relative a: Le rivoluzioni del '48 - '49 (5), LA SOLLEVAZIONE NEL '48 IN ITALIA fu accompagnata da una diffusa agitazione anche tra i ceti più bassi, la condotta indecisa della guerra da parte dei Savoia diede il tempo a Radetzky di riorganizzare le forze e di sconfiggere i piemontesi a Custoza fatto che convinse Carlo Alberto a firmare un armistizio (l'armistizio di Salasco) nell'agosto 1848, dopo l'abbandono della città da parte della guarnigione asburgica si formò un governo provvisorio dove tuttavia ebbe la meglio la componente moderata rappresentata dal conte Casati, l'ambiguità degli obiettivi di Carlo Alberto e la distanza sostanziale dei sovrani della penisola dagli ideali liberali, spinse questi ultimi a ritirare le loro truppe per cui la guerra perse il suo apparente carattere nazionale, dopo l'insurrezione di Palermo nei domini austriaci nel marzo 1848 quando il 17 insorse Venezia e cacciò gli austriaci decretando, la rinascita della Repubblica con un governo provvisorio guidato da Daniele Manin, la città di Milano insorse nel corso di 5 giornate, dal 18 al 23 marzo contro gli austriaci comandati dal maresciallo Radetzsky e dopo l'abbandono della città da parte della guarnigione asburgica si formò un governo provvisorio, le ambizioni espansionistiche di Carlo Alberto e le pressioni dei patrioti piemontesi, spinsero il sovrano a dichiarare guerra all'Impero asburgico per cui l'entusiasmo generale spinse anche gli altri sovrani della penisola ad inviare truppe e a concedere la partenza di corpi volontari, il 17 insorse Venezia e cacciò gli austriaci decretando, la rinascita della Repubblica con un governo provvisorio guidato da Daniele Manin mentre la sollevazione si estendeva anche alle altre città del Veneto, una prima fase "monarchica" e moderata in quanto le ambizioni espansionistiche di Carlo Alberto e le pressioni dei patrioti piemontesi, spinsero il sovrano a dichiarare guerra all'Impero asburgico, ebbe la meglio la componente moderata rappresentata dal conte Casati che temendo il prevalere delle istanze più radicali si affrettò a decretare l'annessione della città al Piemonte dei Savoia, LA SOLLEVAZIONE NEL '48 IN ITALIA conobbe una prima fase "monarchica" e moderata, da una diffusa agitazione anche tra i ceti più bassi per cui si saldò un fronte rivoluzionario molto ampio, le ambizioni espansionistiche di Carlo Alberto e le pressioni dei patrioti piemontesi, spinsero il sovrano a dichiarare guerra all'Impero asburgico riuscendo in un primo tempo a sconfiggere più volte gli austriaci (a Pastrengo e a Peschiera), si saldò un fronte rivoluzionario molto ampio in quanto i ceti più alti chiedevano libertà costituzionali e la cacciata degli austriaci, si saldò un fronte rivoluzionario molto ampio in quanto operai e contadini chiedevano riforme che migliorassero le loro condizioni, dopo l'insurrezione di Palermo nei domini austriaci nel marzo 1848 quando la città di Milano insorse nel corso di 5 giornate, dal 18 al 23 marzo contro gli austriaci comandati dal maresciallo Radetzsky, dopo l'insurrezione di Palermo nei domini austriaci nel marzo 1848 e dopo che già in gennaio a Milano si era svolta un'azione antiaustriaca, lo "sciopero del tabacco", che aveva causato morti e arresti, dopo l'insurrezione di Palermo nei domini austriaci nel marzo 1848 e dopo che agli inizi di marzo un moto insurrezionale si era abbattuto anche a Vienna, LA SOLLEVAZIONE NEL '48 IN ITALIA si diffuse dopo l'insurrezione di Palermo nei domini austriaci nel marzo 1848, convinse Carlo Alberto a firmare un armistizio (l'armistizio di Salasco) nell'agosto 1848 anche perché era timoroso di un'eventuale piega radicale e democratica delle sollevazioni