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Questa Cmap, creata con IHMC CmapTools, contiene informazioni relative a: La crisi della Repubblica 2, quello di ripristinare le prerogative e l'autorità del senato per cui il tribunato della plebe venne di fatto privato del diritto di veto e del potere di legiferare, ai tribuni venne impedito di accedere alle cariche più alte, mentre i tribunali contro i reati di concussione tornarono sotto il controllo della nobilitas, compiuta l'opera, Silla lascò il potere e si ritirò a vita privata (79 a.C.) dimostrando così di non avere agito per tornaconto personale, ma nell'illusione di poter restaurare l'oligarchia senatoria, di non avere agito per tornaconto personale, ma nell'illusione di poter restaurare l'oligarchia senatoria tuttavia la realtà mutata dello stato romano richiedeva che si allargasse la partecipazione al governo della cosa pubblica, introdusse il cosiddetto "cursus honorum", stabilendo che non si potesse diventare console prima di essere stati questori e pretori e non ci si sarebbe potuti candidare al consolato una seconda volta prima che fossero passati almeno dieci anni, nuove tensioni con i nemici esterni che costrinsero il senato a mantenere un continuo stato di guerra e dunque ad appoggiarsi e nuovi generali, desiderosi di sfruttare il loro prestigio militare e la fedeltà cieca delle loro truppe per guadagnare prestigio politico, preoccupato che chiunque potesse impadronirsi del potere (come aveva fatto lui stesso) introdusse nuove restrizioni alla carriera politica e al potere militare ovvero introdusse il cosiddetto "cursus honorum", stabilendo che non si potesse diventare console prima di essere stati questori e pretori, l'ascesa di nuovi uomini politici dopo Silla che forzarono nuovamente le isituzioni per affermare il proprio potere approfittando di nuove tensioni con i nemici esterni che costrinsero il senato a mantenere un continuo stato di guerra, il tribunato della plebe venne di fatto privato del diritto di veto e del potere di legiferare, ai tribuni venne impedito di accedere alle cariche più alte, mentre i tribunali contro i reati di concussione tornarono sotto il controllo della nobilitas inoltre preoccupato che chiunque potesse impadronirsi del potere (come aveva fatto lui stesso) introdusse nuove restrizioni alla carriera politica e al potere militare, quello di ripristinare le prerogative e l'autorità del senato per cui venne messa in atto una vera persecuzione contro tutti coloro che erano solo sospettati di essere sostenitori dei poulares, l'ascesa di nuovi uomini politici dopo Silla che forzarono nuovamente le isituzioni per affermare il proprio potere come fece un giovane ufficiale di Silla, Pompeo Magno, la crisi si aggravò ulteriormente come dimostrò l'ascesa di nuovi uomini politici dopo Silla che forzarono nuovamente le isituzioni per affermare il proprio potere, utilizzò lo strumento odioso delle liste di proscrizione, ovvero liste di sospettati che lo stato condannava a morte e che chiunque poteva uccidere dietro compenso, mentre i loro beni erano destinati a venire confiscati e in questo modo apparentemente la situazione a Roma si pacificò, ma crebbe l'odio verso Silla e verso la nobilitas, un giovane ufficiale di Silla, Pompeo Magno che forzò la mano al senato affinché gli assegnasse l'incarico di sconfiggere la ribellione di Sertorio che dalla Spagna minacciava Roma (77-74 a.C.), preoccupato che chiunque potesse impadronirsi del potere (come aveva fatto lui stesso) introdusse nuove restrizioni alla carriera politica e al potere militare ovvero stabilì che nessun generale avrebbe potuto entrare nello stato romano alla testa delle sue legioni (per evitare che qualcuno emulasse ciò che, in fondo, aveva fatto lui stesso), ma avrebbe dovuto scioglierle ai confini, stabilì che nessun generale avrebbe potuto entrare nello stato romano alla testa delle sue legioni (per evitare che qualcuno emulasse ciò che, in fondo, aveva fatto lui stesso), ma avrebbe dovuto scioglierle ai confini e fissò i confini dello stato a nord nei fiumi Arno e Rubicone (a sud di questi fiumi ormai tutti i municipia godevano della cittadinanza romana), la realtà mutata dello stato romano richiedeva che si allargasse la partecipazione al governo della cosa pubblica e dunque la crisi si aggravò ulteriormente, preoccupato che chiunque potesse impadronirsi del potere (come aveva fatto lui stesso) introdusse nuove restrizioni alla carriera politica e al potere militare ovvero tolse il comando militare ai consoli in carica (quindi solo dopo la fine del loro mandato avrebbero potuto guidare l'esercito), LA DITTATURA DI SILLA ebbe come obiettivo quello di ripristinare le prerogative e l'autorità del senato, forzò la mano al senato affinché gli assegnasse l'incarico di sconfiggere la ribellione di Sertorio che dalla Spagna minacciava Roma (77-74 a.C.) acquistando così un prestigio tale da impensierire la nobilitas, quello di ripristinare le prerogative e l'autorità del senato per cui compiuta l'opera, Silla lascò il potere e si ritirò a vita privata (79 a.C.)