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Questa Cmap, creata con IHMC CmapTools, contiene informazioni relative a: Dante Alighieri 2, destinata ai dotti, e pertanto scritta in latino, in cui Dante difende il volgare come una lingua degna di essere usata in ogni contesto, anche per trattare contenuti alti dunque per Dante il volgare può essere anche "illustre", che va letta tenendo presente che essa ha 4 sensi che sono il senso anagogico, sulla scia delle speranze suscitate da Enrico VII, Dante espone la sua visione politica, avversa al progetto teocratico del papato ovvero la teoria dei due soli, di questioni teoriche che stavano a cuore a Dante in quanto intellettuale e uomo di cultura come le Epistolae, le Epistolae tra le quali è importante l'Epistola a Cangrande della Scala, dovrà essere "aulico" in altri termini se l'Italia avesse un sovrano, sarebbe la lingua regale, che va letta tenendo presente che essa ha 4 sensi che sono il senso letterale, il poeta metaforicamente invita un pubblico vasto di non addetti ai lavori (non a caso l'opera è scritta in volgare) ad un "banchetto" di sapienza e dunque si propone come un'opera enciclopedica e divulgativa con la quale Dante vuole contribuire a migliorare la società contemporanea, che va letta tenendo presente che essa ha 4 sensi che sono il senso allegorico, dovrà essere "cardinale" in altri termini dovrà essere il "cardine" (il perno) attorno a cui ruotino tutti gli altri volgari, rispetterà 3 condizioni ovvero dovrà essere "aulico", di questioni teoriche che stavano a cuore a Dante in quanto intellettuale e uomo di cultura come il De vulgari eloquentia, il De vulgari eloquentia un'opera destinata ai dotti, e pertanto scritta in latino, in cui Dante difende il volgare come una lingua degna di essere usata in ogni contesto, anche per trattare contenuti alti, il senso anagogico in quanto le allegorie parlano della ascesa dell'umanità al paradiso, il De monarchia in cui sulla scia delle speranze suscitate da Enrico VII, Dante espone la sua visione politica, avversa al progetto teocratico del papato, è importante l'Epistola a Cangrande della Scala nella quale il poeta, che dedica al signore di Verona il Paradiso, spiega il contenuto, lo stile e il senso della Divina Commedia, rispetterà 3 condizioni ovvero dovrà essere "curiale", la teoria dei due soli in base alla quale l'Impero e la Chiesa sono le due massime autorità volute da Dio per il bene dell'umanità, indipendenti ed entrambe indispensabili, ma ciascuna con una sua sfera d'azione, la Chiesa la sfera spirituale e l'impero la sfera terrena della politica, le lettere che trattano svariati argomenti culturali, politici e civili e non sono semplici comunicazioni private, di questioni teoriche che stavano a cuore a Dante in quanto intellettuale e uomo di cultura come Il Convivio (1307)