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Questa Cmap, creata con IHMC CmapTools, contiene informazioni relative a: La crisi dei poteri universali tra XIV e XV sec. 2, papa Gregorio XI riportò la sede papale a Roma perché alla sua morte il conclave elesse papa Urbano VI, ma i vescovi francesi contestarono l'elezione e gli contrapposero il francese Clemente VII come antipapa (1378), in un delirio di onnipotenza si diede al lusso e aumentò l'imposizione fiscale per cui venne ucciso in una sommossa popolare, assunsero un sempre più spiccato carattere nazionale come stava avvenendo nella la Chiesa gallicana, alla sua morte il conclave elesse papa Urbano VI, ma i vescovi francesi contestarono l'elezione e gli contrapposero il francese Clemente VII come antipapa (1378) per cui ne nacque uno scisma (il "Grande scisma d'Occidente) che vide l'Europa dividersi tra "obbedienza romana" e "obbedienza avignonese", le tesi conciliariste vennero sconfitte nel nuovo concilio di Basilea nel 1431 e qualche anno dopo (1460) Pio II con la bolla Execrabilis sanciva la superiorità del papa sul concilio, fu relativamente facile per il cardinale Egidio Albornoz ripristinare l'ordine ed imporre leggi certe per tutto lo Stato della Chiesa (le Costituzioni egidiane) grazie alle quali anche lo Stato della Chiesa si trasformò in una monarchia accentrata, rinunciando alle sue pretese universalistiche come potere temporale, partendo dalla predicazione di un teologo inglese del XIV sec, John Wycliffe, contro l'autorità papale e per un ritorno alla povertà evangelica della Chiesa, si diffuse in Boemia ad opera di Jan Hus che contestava anche la perdita della identità nazionale boema a causa dell'assorbimento della Boemia all'interno della sfera di azione imperiale durante il regno di Carlo IV, si concluse solo nel 1414 con il Concilio di Costanza nel quale vennero deposti i tre papi scismatici, scelta politico - strategica (posizione filofrancese o antifrancese) in anni in cui ancora era in corso la guerra dei Cent'anni segno che era tramontato ogni ideale di universalismo religioso, vennero deposti i tre papi scismatici e venne eletto Martino V, la Chiesa gallicana che nacque dalla Prammatica sanzione di Bourges, una ordinanza del re Carlo VII, che in accordo con il clero francese nel 1438 annullava qualsiasi potere temporale del papa sul territorio francese,, il periodo della cattività avignonese (1309 - 1377) durante il quale l'istituzione papale venne sottomessa agli interessi della monachia francese, il periodo della cattività avignonese (1309 - 1377) durante il quale nei territori dello Stato della Chiesa tornarono le spinte autonomistiche della nobiltà, con la nascita di piccoli ed effimeri staterelli signorili, si concluse solo nel 1414 con il Concilio di Costanza dal quale si generarono idee di riforma religiosa, ne nacque uno scisma (il "Grande scisma d'Occidente) che vide l'Europa dividersi tra "obbedienza romana" e "obbedienza avignonese" che si aggravò dopo che il Concilio di Pisa, convocato nel 1409 per risolvere lo scandalo, elesse un terzo papa, che il papa romano e quello francese non riconobbero, rifiutandosi pertanto di rinunciare al papato, per cui ci furono tre papi, rivendicava la legittimità per i cattolici boemi di pregare nella loro lingua e di seguire i propri riti, non obbedendo alle gerarchie ecclesiastiche rette da Roma e nonostante la condanna al rogo di Jan Hus, che scatenò una sanguinosa rivolta (1421-33), l'imperatore Sigismondo dovette fare alcune concessioni, si imposero le idee dei conciliaristi, ovvero di coloro che ritenevano l'autorità papale subordinata al volere dell'assemblea e che dunque approfittando della debolezza della figura papale ottennero l'impegno del nuovo papa a convocare periodicamente i concili, gli venne affidato il compito di moralizzare la vita cittadina ma Cola di Rienzo con un colpo di stato nel 1347 pretese di restaurare le istituzioni repubblicane dell'età antica, la perdita della identità nazionale boema a causa dell'assorbimento della Boemia all'interno della sfera di azione imperiale durante il regno di Carlo IV per cui rivendicava la legittimità per i cattolici boemi di pregare nella loro lingua e di seguire i propri riti, non obbedendo alle gerarchie ecclesiastiche rette da Roma, ne nacque uno scisma (il "Grande scisma d'Occidente) che vide l'Europa dividersi tra "obbedienza romana" e "obbedienza avignonese" in base alla scelta politico - strategica (posizione filofrancese o antifrancese) in anni in cui ancora era in corso la guerra dei Cent'anni