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Questa Cmap, creata con IHMC CmapTools, contiene informazioni relative a: La controriforma 2, i sette sacramenti e dunque l'eucarestia come transustanziazione, IL CONCILIO DI TRENTO rappresentò la volontà comunque di combattere il rilassamento morale e dei costumi, fuori e soprattutto dentro le gerarchie ecclesiastiche, una sostanziale chiusura nei confronti delle idee di Lutero e di Calvino e anzi si fecero strada le posizioni più intransigenti di coloro che volevano una difesa rigida e totale dell'ortodossia, severe misure disciplinari per i membri del clero quali il divieto di cumulo delle cariche e dei benefici, l'esistenza del purgatorio e dunque le indulgenze, ma non il loro commercio, i sette sacramenti e dunque il sacerdozio, IL CONCILIO DI TRENTO introdusse severe misure disciplinari per i membri del clero, una sostanziale chiusura nei confronti delle idee di Lutero e di Calvino per cui sotto questo profilo le speranze di chi chiedeva una riconciliazione con le chiese protestanti vennero deluse, il matrimonio che venne reso indissolubile, i dogmi dell'ortodossia quali la Vulgata come unica versione ammessa della Bibbia, IL CONCILIO DI TRENTO rappresentò una sostanziale chiusura nei confronti delle idee di Lutero e di Calvino, severe misure disciplinari per i membri del clero quali l'obbligo della formazione religiosa (seminari), i dogmi dell'ortodossia quali il culto dei santi, la giustificazione attraverso la fede e le opere e dunque il libero arbitrio, i dogmi dell'ortodossia quali i sette sacramenti, severe misure disciplinari per i membri del clero quali l'obbligo di castità e del celibato, la volontà comunque di combattere il rilassamento morale e dei costumi, fuori e soprattutto dentro le gerarchie ecclesiastiche per cui alcuni storici hanno definito l'azione del Concilio una "riforma cattolica", i sette sacramenti e dunque il matrimonio, severe misure disciplinari per i membri del clero quali l'obbligo di residenza e delle visite pastorali per i vescovi, si fecero strada le posizioni più intransigenti di coloro che volevano una difesa rigida e totale dell'ortodossia per cui l'operazione attuata dalla Chiesa di Roma con il Concilio di Trento dagli storici è stata definita "controriforma"